[24h Spa] Lamborghini guida la testa della gara dopo 12 ore. Mercedes e Ferrari rincorrono; Audi leggermente attardata
Alla 12° ora la Lamborghini #63 è transitata in prima posizione, quando Christian Engelhardt si è apprestato ad effettuare la 265° tornata. E’ salita in seconda posizione invece la Mercedes #85 del Team HTP, con Fabian Schiller; terza posizione per la Ferrari #55 di Fisichella.
Audi ha perso un giro, ma comprensibilmente è ancora in gara; perché le tre Audi R8 hanno già effettuato il pit stop tecnico (che riguarda il cambio dell’impianto frenante, cioè dischi e pastiglie). Per questo motivo René Rast, Kelvin Van der Linde e Connor De Philippi si trovano rispettivamente in 7°, 8° e 9° posizione.
La pioggia anche in questa edizione non è mancata; questo ha contribuito a movimentare le strategie ai box: Engelhart ha deciso di continuare con le slick, Fisichella ha aspettato fin quando si togliesse il veto di montare obbligatoriamente le wet; per passare ad un treno di slick nuove; mentre le 3 Audi, la Mercedes #90, e la Bentley #8, hanno deciso di montare subito le wet. Strategia del tutto separata per la Mercedes #4; che ha deciso di cambiare dischi e pastiglie, ma è uscita con gomme slick nuove.
Solo più avanti si capirà chi ha lavorato bene con la strategia; visto che ci sono 10 vetture a pieni giri, non considerando il fatto che Lamborghini e Ferrari devono ancora effettuare il già citato pit stop tecnico; quindi perderanno almeno un giro.
Il numero dei ritirati, per problemi tecnici o incidenti è molto alto per essere solamente a metà gara, ben 23; tra cui numerose McLaren 650S (il team Strakka Racing chiude l’esperienza belga, nonostante le 4 vetture schierate alla vigilia) e Mercedes (il team AKKA-ASP è fuori gara con entrambe le vetture). Da segnalare inoltre, l’incidente avvenuto tra l’Audi del WRT #3 e la Mercedes #00 alla Bus Stop; dove Jon Venter ha perso il controllo della sua R8, finendo contro la vettura guidata da Kataoka.
Ancora 12 ore di gara, la cui imprevedibilità degli eventi mescolato ad un pizzico di fortuna nel momento giusto, può far assaporare il dolce sapore della vittoria a squadra e piloti.