BMW vince la 24h del Nurburgring. Seconda posizione per Audi.

Anche questa edizione della 24 ore del Nurburgring è stata spettacolare. Gara indecisa fino all’ultimo chilometro, meteo incerto, strategie che sono cambiate minuto per minuto e una Red Flag che è durata più di 9 ore.

Alla fine la spunta la BMW M6 #99 del Rowe Racing di Sims/Catsburg/Yelloly, seconda posizione per l’Audi #3 del Car Collection di Mirko Bortolotti, Chris Haase e Markus Winkelhock, a 15 secondi di distacco. Chiude il podio la BMW #42 dello Schnitzer Motorsport con Farfus/Klingmann/Tomczyk/Sheldon van der Linde, ad 1 minuto e 45 secondi dalla BMW vincitrice.

Christopher Haase, Markus Winkelhock, Mirko Bortolotti

Giunge in quarta posizione l’altra BMW del Rowe di Wittmann/Blomqvist/Eng. Figurano dunque ben tre BMW nelle prime quattro posizioni, ma più tardi approfondiremo i motivi del successo del brand di Monaco di Baviera.

Quinta posizione per l’Audi #1 di Nico Muller, Dries Vanthoor, Fred Vervisch e Franz Stippler.

Audi R8 LMS #1 (Audi Sport Team Phoenix), Nico Müller/Frank Stippler/Dries Vanthoor/Frédéric Vervisch

Una 24 ore decisamente in linea con le altre edizioni, specialmente per la pioggia, ben presente fin dall’inizio della gara. La pole position è stata conquistata della Mercedes #4 dell’HRT di Maro Engel.

Nel primo giro, la Mercedes è stata attaccata dalla Ferrari #26, ma nel prosieguo degli stint, ha perso via via molte posizioni. Nelle prime due ore di guida, abbiamo notato quindi che Marciello (sulla Mercedes #9) ha preso un notevole margine su Engel e su Marco Mapelli (a bordo della Lamborghini #21), quest’ultimo si è reso protagonista di una grande rimonta fino alla terza posizione.

Già da questa fase, sono iniziati gli incidenti. Frank Perera (che aveva prelevato il volante da Mapelli) ha parcheggiato la sua Lamborghini nella zona alta del Nordschleife. Un problema meccanico ha causato una delle tante delle Slow Zone spalmate sul circuito.

Tra la seconda e la quarta ora, l’Audi #1 rivela una grande strategia in quel momento, recuperando dall’8° alla 3° posizione, ed evitando due Slow Zone.

Giunta la sera, in aggiunta alla pioggia che non ha mai abbandonato la gara nel primo quarto di gara, è iniziata la parte più bella per gli appassionati, ma anche la più pericolosa per i piloti.

Una vittima illustre è stata senza dubbio la #4; Manuel Metzger, al comando in quel momento, è uscito con troppa velocità dal Karussel, perdendo il controllo della sua AMG GT3, e sbattendo il muso contro il guard rail.

Prima defezione registrata della Mercedes, che poi nell’ora successiva subirà un altro incidente. Prima tocca a Gotz (sulla Mercedes #9), che colpisce un doppiato, poi qualche minuto dopo a Marciello, durante il suo secondo stint di guida, che perde la vettura a Brunnchen, e vanificando ogni speranza per Mercedes di tornare al successo al Nurbrurgring.

Pochi minuti dopo, la Direzione Gara interviene per congelare la gara, intorno alle 22.30.

La mattina successiva intorno alle 8, abbiamo avuto il restart, in condizioni completamente differenti rispetto alla sera. Senza più pioggia, ma con l’asfalto bagnato, che con il passare degli stint si è asciugato. In questa condizione, le BMW hanno ricucito tutto il gap perso la sera precedente; basti pensare che Sheldon van der Linde in due ore ha recuperato dalla 6° alla 2° posizione, a suon di settori veloci.

A quattro ore dalla fine, l’Audi #29 del Land Motorsport (con Mattia Drudi, Chris Mies, Renè Rast e Kelvin van der Linde), ha eseguito una sosta aggiuntiva al di fuori della finestra ordinaria, perdendo quasi 3 minuti.

Audi R8 LMS #29 (Audi Sport Team Land), Mattia Drudi/Kelvin van der Linde/Christopher Mies/René Rast

Nel pit successivo, Nico Muller è stato costretto a scontare uno stop and go da 32 secondi. Nelle ultime due ore la pioggia è tornata sul tracciato, quindi tutti hanno effettuato una sosta per montare le Full Wet dalle slicks; tranne Haase che è stato fuori un giro in più, perdendo mezzo minuto.

A questo punto, prima dell’ultima sosta, la classifica ha visto Catsburg in prima posizione, poi Haase, Vanthoor, Farfus e Wittmann. Vanthoor per chiudere il gap di 51 secondi sul leader, ha preso dei rischi e sbattuto il posteriore della sua R8 #1 sul rail nell’ultima parte del Nordschleife. Effettuato il pit per sostituire la gomma deshappata, è tornato in quinta posizione fino alla bandiera a scacchi.

Anche Haase ha cercato di recuperare lo svantaggio (ha portato il gap da 38 secondi a 13 prima della sosta), purtroppo l’overcut non ha tratto benefici, tornando a 18 secondi dall’olandese.

Nürburgring (GER), 27th September 2020. BMW M Motorsport, 24h Nürburgring, Nordschleife, #42 BMW M6 GT3, BMW Team Schnitzer, Augusto Farfus (BRA), Jens Klingmann (GER), Martin Tomczyk (GER), Sheldon van der Linde (RSA).

Tirando le somme, possiamo dire che BMW è stata velocissima in condizioni di misto, Audi si è difesa in condizioni di bagnato estremo. Inoltre Audi con il Team Phoenix ha avuto il merito di saper recuperare posizioni con la strategia giusta, forse quella che è mancata al Car Collection nel penultimo pit, non facendo fermare Haase per montare le wet.

Mercedes nonostante le aspettative nel pre-gara, non è riuscita a gestire le fasi concitate di gara: La #9 è riuscita a prendere la via della gara nella mattinata (distaccata di due giri), ma Schiller ha sbattuto nella stessa curva di Marciello. Come se non bastasse, alla #6 non è andata meglio. Mentre Engel effettuava la 7° sosta, i meccanici non hanno fissato la ruota a dovere e il tedesco ha fatto una sosta ulteriore rientrando dallo “GP Strecke”, perdendo più di 5 minuti.

Anche per Porsche è stata una gara abbastanza mediocre. Senza il team di riferimento, il Manthey Racing, il quale ha preferito non schierare macchine, dal momento che qualche rappresentante del team è risultato positivo al Covid, dopo Le Mans.

Ebbene, la migliore Porsche ha chiuso in 6° posizione, quella del Frikadelli Racing di Kern/Jaminet/Anrold/Martin. Nonostante non sia mai andato oltre la Top10, la squadra tedesca non è mai stata in lotta per la vittoria, nonostante gli ottimi stint di Jaminet.

Anche il team KCMG ha avuto molti problemi in gara, la #19 di Liberati/Imperatori/Burdon/Olsen si è ritirata al 59° giro, mentre la #18 di Bernhard/Bamber/Bergmeister/Olsen ha avuto una foratura ed hanno perso due giri.

Ci sarà una lunga pausa sul Nordschleife, l’NLS tornerà il 24 Ottobre per la 4 ore; mentre nello stesso weekend è prevista la 24 ore di Spa del GT World Challenge Endurance Cup.

Risultati completa della gara.

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Full Throttle • 27 Settembre 2020


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