Marco Mapelli sarà sull’Audi R8 GT3 di punta nell’endurance australiana

È con grande piacere che vi riportiamo questa news. Marco Mapelli (pilota ufficiale Audi Sport Italia) correrà per il Team Phoenix Racing ((squadra di maggior successo nelle gare sul leggendario tracciato del Nürburgring) la 12h di Baturst in Australia.

Quest’anno Marco e il suo compagno di squadra Thomas Schöffler sono stati protagonisti assoluti del campionato italiano gran turismo, dando vita ad una “battaglia” per il titolo ancora purtroppo sub-judice fino al prossimo anno.

In ogni caso il rendimento della coppia di Audi Sport Italia nella stagione tricolore non è affatto sfuggito ai vertici della casa dei quattro anelli, che ha deciso di dare al pilota del team di Emilio Radaelli l’opportunità di cercare la tripletta Audi nella più importante gara endurance australiana: la 12 Ore di Bathurst, in calendario a febbraio. Il ventisettenne di Barzago sarà sulla vettura di punta iscritta dalla Phoenix Racinga accanto ai due piloti ufficiali tedeschi: René Rast e Markus Winkelhock. Sull’altra vettura del team ci saranno l'”uomo-volante” Felix Baumgartner, Christopher Haase ed il campione del GT Blancpain Laurens Vanthoor.

Ecco le impressioni di Marco Mapelli rilasciate all’ufficio stampa di Audi Sport Italia.

“Per me sarà una grande gioia tornare a gareggiare in Australia a sette anni di distanza, quando correvo nel campionato nazionale di F.3. Le monoposto non corrono a Bathurst, ma sulla pista dove si svolge la 12 Ore ho comunque fatto qualche giro ed è un tracciato che esalta la guida. Per l’opportunità che mi si presenta di far parte di una squadra prestigiosa come Phoenix Racing e con dei compagni fantastici ringrazio Audi perché è un onore. E soprattutto voglio ringraziare Emilio Radaelli, perché da quando all’inizio della stagione sono entrato a far parte della sua squadra mi ha messo in condizione di esprimere il mio potenziale ed il mio impegno non è sfuggito alla Fabbrica. Cosa posso dire? Quando sarà l’8 febbraio farò il massimo per dimostrare che ci hanno visto giusto”.