Audi, Tecnologia Matrix OLED
Audi presenta la più recente tecnologia di illuminazione allo IAA di Francoforte, di scena dal 17 al 27 Settembre prossimo.
La tecnologia Matrix OLED debutterà sulla concept car Audi al Salone di Francoforte
La luce raggiunge nuovi livelli di omogeneità
Le sorgenti luminose piatte aprono la strada a nuove possibilità di design
Audi presenterà il suo prossimo traguardo nel campo dell’illuminazione per autoveicoli
al prossimo Salone di Francoforte.
Le nuove luci in tecnologia Matrix OLED permettono
di raggiungere un livello di omogeneità luminosa inarrivabile in precedenza, e aprono a
nuove possibilità creative nel campo del design.
In qualità di brand leader nel campo delle tecnologie di illuminazione, Audi ha sviluppato
sistematicamente tutti gli aspetti della tecnologia OLED nel corso degli anni. Le luci
Matrix OLED combinano in modo perfetto sofisticata ingegneria high-tech e design. I
primi progetti sono dedicati all’applicazione in serie della tecnologia OLED nelle luci
posteriori. Saranno mostrati per la prima volta sulla concept car di Francoforte.
In ogni unità OLED (dall’inglese Organic Light Emitting Diode) due elettrodi, dei quali
almeno uno è trasparente, incorporano svariati sottili strati di materiali organici semiconduttori.
Un basso voltaggio DC (tra i 3 e i 4 volt) attiva i singoli strati, ciascuno dei
quali ha uno spessore di meno di un millesimo di millimetro, generando luce. Il colore
dipende dalla composizione molecolare della sorgente luminosa.
A differenza delle sorgenti luminose puntiformi, come i classici LED; che sono composti da
cristalli semiconduttori, gli OLED sono sorgenti luminose piatte. La luce emessa ha valori
di omogeneità prima impossibili da raggiungere a cui si aggiunge la possibilità di variarne
in continuazione l’intensità. Le luci non creano nessuna ombra e non richiedono l’uso di
riflettori, guide o altri componenti ottici di questo tipo e ciò concorre a rendere le unità
OLED efficienti e leggere. In aggiunta, difficilmente necessitano di raffreddamento.
I progressi nella tecnologia OLED sono stati rapidi, e questo anche grazie al concreto
contributo di Audi. Non appena si riuscirà a incrementare la densità luminosità dei gruppi
ottici, gli OLED saranno presto in grado di generare luci di svolta e anche luci di stop. I
sottili fogli di vetro che sono utilizzati al momento per contenere il materiale organico
saranno presto sostituiti da film di materiale plastico. Questi nuovi sottostrati flessibili
porteranno verso la modellazione tridimensionale, aprendo nuovi spazi creativi per i
designer.
Audi ha già mostrato il potenziale della tecnologia OLED in modelli e “maquette” a scopo
dimostrativo, quali lo “OLED lighting”, gli OLED multi-colore inseriti in una silhouette
della macchina e “the Swarm”, un concept con un display OLED tridimensionale.
Un altro benefit degli OLED è il fatto che possono essere suddivisi in piccoli segmenti che
possono essere controllati a diversi livelli di brillantezza. In aggiunta, sarà possibile creare
unità OLED composte da parti trasparenti e altre dai diversi colori. Ciò permette nuove
possibilità di illuminazione in cui il passaggio tra i colori diventa estremamente veloce. Le
sotto superfici illuminate hanno perimetri ben definiti. Ciò rende identificabile la
tecnologia OLED impiegata da Audi, rendendola Audi Matrix OLED che trova impiego come
completamento dei gruppi ottici anteriori in tecnologia Matrix LED e Matrix Laser.