[DTM] Gerhard Berger: “il futuro passa dall’Europa”. Porte aperte ad un quarto Costruttore

Durante il Media Day tenutosi ad Hockenheim il 6 Aprile, l’ultimo giorno di test, Gerhard Berger, nuovo CEO del DTM, ha esposto quali sono le sue attuali idee sul futuro della serie. Su Audicafe vi riportiamo le frasi salienti del discorso di Berger.

Il futuro del Deutsche Tourenwagen Masters passa dall’Europa, soprattutto da quella Centrale. No a lunghe trasferte intercontinentali. Si può riassumere così il discorso tenuto da Gerhard Berger, l’erede di Hans Werner Aufrecht alla guida del DTM, durante il Media Day di Hockenheim della settimana scorsa.

L’internazionalizzazione e la promozione del DTM a livello globale sono sempre stati gli obiettivi di Aufrecht, è grazie ad essi che la BMW ha deciso di rientrare nel 2012. Nonostante gli sforzi però, le cose non sono andate come Aufrecht sperava e l’interesse verso il DTM in giro per l’Europa non è aumentato come voluto. A poco è servito internazionalizzare il parco piloti e disputare gare in Spagna o Inghilterra, lo zoccolo duro rimane sempre l’Europa centrale, la Germania in primis.

Ma andiamo per ordine, il futuro del campionato da oggi è meno incerto, l’ipotesi Class One che dovrebbe portare all’unione tra DTM e Super GT sembra di colpo allontanarsi anche a seguito del taglio dei costi voluto da Audi, BMW e Mercedes Benz per il 2017. Sviluppare una vettura completamente nuova per il 2019, con prestazioni almeno simili a quelle di una GT500 attuale, vanificherebbe tutti i tagli di spesa fatti.

Inoltre vetture così complesse possono essere gestite solo da strutture ufficiali che, per correre in Giappone, necessiterebbero di ingenti espansioni. Viceversa il discorso è speculare per i costruttori giapponesi attualmente impegnati nel Super GT se volessero correre in Europa.

“Dare alla serie un impronta internazionale è importante ma diventare un campionato intercontinentale non è la strada giusta da seguire. Apprezzo che il Super GT si stia avvicinando al DTM ma è presto per parlare di convergenza. Riguardo agli USA, loro hanno intrapreso una strada del tutto diversa”.

Questo il primo punto fermo sul futuro del DTM che Gerhard Berger ha espresso. Su quali piste la serie farà tappa in futuro Berger è stato ancora più chiaro:

“La Germania è la nostra casa, la maggior parte degli eventi si terranno sempre sul suolo tedesco ma faremo sempre gare nei Paesi europei vicini (Austria e Olanda, n.d.r.), e in quelli dove c’è passione (Ungheria e Russia, nd.r.). Escludo invece di tornare in Cina ed escludo anche gare in Sud America, troppo lontano dai fans”.

E sulla griglia di partenza a 18 auto dice:

“18 è il numero minimo di partenti che possiamo tollerare. La riduzione da 8 a 6 vetture per costruttore è stata necessaria per controllare i costi. Gestire due auto in meno fa la differenza. Per il futuro vorrei nuovamente 24 auto al via e anche se al momento non ci sono colloqui con nessun altro costruttore sono sicuro che presto qualcuno arriverà. Tocca a noi rendere il DTM più interessante”.

Florian Zitzlsperger è l’uomo incaricato a fare da tramite tra la ITR e i Costruttori, a lui spetta il delicato compito di trovare il giusto trade-off tra le richieste dei vari poli in campo, produttori da una parte e DMSB, ADAC e ITR dall’altra. Zitzlsperger è sicuro che le novità tecniche e sportive adottate per il 2017 vadano nella giusta direzione:

“Le due gare che si disputano nel weekend hanno adesso durata uguale. In entrambe c’è il pit-stop obbligatorio ma non c’è più la finestra temporale come prima; inoltre con meno meccanici impegnati nel cambio gomme tutto diventa più incerto”.

A proposito di pit-stop, dalla sua pagina Facebook, Audi Sport mostra come avverrà il cambio gomme nel 2017:

L’altra grande novità per il 2017 è il garage a cielo aperto che ogni costruttore allestirà, gli appassionati che si troveranno nella pit-walk avranno una dimostrazione pratica di come lavora un team del DTM. Di questo parleremo nei prossimi giorni in modo più approfondito.

Stay Tuned!

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Federico Famiglietti • 10 Aprile 2017


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