[GT World Ch. Endurance] Porsche vince la 6h del Paul Ricard dopo un finale thrilling. Audi sul podio.
La seconda tappa del GT World Challenge Endurance Cup ha regalato tantissime emozioni, specialmente nell’ultima fase di gara. Una sola neutralizzazione in gara ha svelato i veri valori in campo.
La Porsche #12 del GPX Racing ha colto la vittoria con Bamber/Jaminet/Campbell, seconda posizione per l’Audi #32 del WRT con Charles Weerts, Kelvin van der Linde e Dries Vanthoor, terza la Lamborghini #63 di Bortolotti/Caldarelli/Mapelli.
Nelle prime fasi di gara, la Huracan del FFF Racing Team ha preso subito il comando delle operazioni con Bortolotti, complice la pole position guadagnata nella mattina. In seguito sfilano Rigon (sulla Ferrari #71), Abril (su Mercedes #4), Gounon (sulla Mercedes #88) e Pittard (su BMW #34). Notiamo fin dai primi giri iniziali un recupero di Bamber dalla 10° alla 6° posizione.
Al 19° giro arriva subito il primo colpo di scena, Abril accusa una foratura sull’anteriore sinistra, perdendo di fatto un giro sul leader.
Arriviamo velocemente alla fine del primo stint con Bortolotti che ha 6 secondi di vantaggio su Rigon. Inoltre Bamber guadagna la quinta posizione su Tomczyk.
Dopo la sosta, Mapelli preleva la vettura in prima posizione, in seconda sale Pittard, poi Rigon, Tomczyk e Bamber. Dopo questo pit si evidenziano le differenti strategie: FFF Racing Team preferisce cambiare pilota ad ogni ora, mentre tutti gli altri fanno fare un doppio stint per pilota. Inoltre, BMW in questo giro di pit, è riuscita a guadagnare numerose posizioni, specialmente con Tomczyk, il quale sopravanza Gounon e Bamber.
Nel corso della seconda ora, Tomczyk sorpassa Rigon per la terza posizione e Pittard, quest’ultimo pochi minuti prima della sosta.
A fine stint, Mapelli mantiene un gap di quasi 9 secondi sulle BMW, mentre Bamber si avvicina a Rigon.
La terza ora vede una classifica leggermente diversa rispetto a prima. Caldarelli ha un gap di 11 secondi da Wittmann (al posto di Pittard), poi Ilott (sulla Ferrari #71), Jaminet e Neubauer (sulla BMW #35). Juncadella sulla Mercedes #88 insegue da vicino la M6 GT3.
Questo stint è molto importante per capire le sorti della gara; Jaminet in grandissima forma sul circuito di casa, recupera prima la posizione su Ilott, poi anche su Wittmann e termina il suo primo stint ad 11.4 secondi da Caldarelli.
Poche posizioni più indietro, notiamo anche un grande recupero di Kelvin Van der Linde: nel suo primo stint porta la sua R8 LMS GT3 dalla 10° all’8° casella virtuale.
Dopo il 3° pit stop, intorno a metà gara e 100 giri completati, Bortolotti torna in macchina e deve gestire 8 secondi di vantaggio su Jaminet. Terza e quinta posizione per la BMW, mentre Ilott occupa la quarta posizione.
A 2 ore e 3 minuti dalla fine, 120° giro; la Mercedes #2 perde il controllo della vettura nel tratto più veloce del tracciato, dopo il lungo rettilineo del Mistral. Florian Scholze lascia la vettura sulla via di fuga e scatta l’unica FCY. Le squadre ne approfittano per effettuare il pit di routine.
Nella fase di Safety Car, Bortolotti difende la posizione su Sheldon Van der Linde (BMW #34), poi Campbell, Fuoco (sulla Ferrari #71) e Vantoor. Notiamo una grande strategia della Ferrari #51, Pier Guidi segue in sesta posizione, mentre prima della FCY era solamente in 8° posizione con Nielsen nello stint precedente.
Prima dell’ultimo pit, Campbell si sbarazza della BMW e al 151° giro i primi due effettuano il pit nello stesso momento.
Dopo l’ultimo pit, troviamo Mapelli, Campbell, Fuoco e Vanthoor separati da pochi secondi.
Si evince subito che la Porsche ha una performance migliore rispetto alla Lamborghini in leggera difficoltà a mantenere un ottimo passo. Ottima la strategia del WRT che mette in condizione il suo pilota Vanthoor di lottare per le posizioni di podio.
A 41 minuti dalla fine inizia la lotta tra Mapelli e Cambpell, e dopo un contatto l’inglese ha la meglio sulla Lamborghini. Questa lotta ha fatto avvicinare Fuoco e Vanthoor, i quali nei 20 minuti successivi prenderanno la posizione su Mapelli.
Negli ultimi minuti di gara Campbell mette al sicuro la prima posizione, guadagnando quasi 5 secondi sulla compagnia.
Sotto la bandiera a scacchi dunque transitano Campbell davanti a Fuoco (+4.4), Vanthoor (+5.9), Caldarelli (+6.2)e Pier Guidi (+6.5).
Prima della mezz’ora finale, la Ferrari #71 viene messa sotto la lente d’ingrandimento dai commissari per “Pit Stop Infringment”: nell’ultimo pit, a causa di bagarre antecedenti, la vettura ha riportato il paraurti posteriore danneggiato e un meccanico ha sistemato la macchina con del nastro americano. Però le regole ferree del GT World Challenge vogliono che solamente i meccanici assegnati possano agire sulla vettura quando è in Pit Lane (e non in garage).
Tutto questo si tramuta in una penalità di 10 secondi, la quale relega l’equipaggio della 71 solamente in quinta posizione. Dunque rientra la Lamborghini sul podio.
Anche in questa gara troviamo quattro Brands diversi nelle prime quattro posizioni. Alcune considerazioni dopo la gara: anche se la Lamborghini ha avuto un passo eccellente per 5/6 di gara, nell’ultima ora ha dovuto arrendersi ad una Porsche in condizione veramente eccezionale. Le BMW del Walkenhorst Racing sono incredibilmente veloci durante i pit stop e guadagnano almeno una posizione ad ogni pit stop. Buona strategia anche del WRT; partiti solamente in 14° posizione, alla fine chiudere a podio è sicuramente molto motivante per la 24h di Spa.
Chi è mancata in questa gara è sicuramente Mercedes: gran peccato per la vettura di punta, la Mercedes #4, la quale ha accusato una foratura nel primo stint. Non ha preso neanche bandiera a scacchi, per un problema nel corso della 5° ora. Neanche la #88 ha avuto una buona consistenza in gara; partita dalla 3° casella, non è andata oltre la 6° posizione finale.
Dopo la seconda tappa dell’Endurance Cup, vediamo quindi in prima posizione Campbell/Jaminet/Bamber (Porsche) in prima posizione a 33 punti, seguono Cairoli/Bachler/Engelhart (Porsche) a 31, chiudono la Top3 Gounon/Marciello/Juncadella (Mercedes) a 27 punti.
Il GTWC Endurance Cup tornerà in pista dal 29 Luglio per la 24h di Spa. Prima ci saranno due giorni di test sulle Ardenne il 22-23 Giugno.
Nel frattempo ci sarà il 19-20 Giugno la tappa dello Sprint Cup a Zandvoort e Misano, il 3-4 Luglio.