[GT World Ch. Endurance] Seconda vittoria consecutiva a Monza per Porsche. Foratura e ritiro per il WRT.
La Porsche #54 del Dinamic Motorsport con Christian Engelhart, Matteo Cairoli e Klaus Bachler può festeggiare una vittoria decisamente inaspettata. Seconda posizione per la Mercedes #88 di Raffaele Marciello, Daniel Juncadella e Jules Gounon. Chiude il podio la Lamborghini #14 di Ricardo Feller, Rolf Ineichen e Alex Fontana (questi ultimi risultano primi in classifica nella Silver Cup).
E’ stata una gara in cui è successo veramente di tutto: partita sull’asciutto, il poleman Mirko Bortolotti sulla Lamborghini #63 ha tenuto saldamente la prima posizione al termine del primo giro. Dietro di lui, un interessante trenino formato nell’ordine da Marciello, Weerts (sull’Audi #32), Rigon (sulla Ferrari #71), Campbell (sulla Porsche #22) e Altoè (sulla Lamborghini #163).
Tra il 6° e il 7° giro è arrivata una pioggia insidiosa, Altoè ha approfittato subito per montare le intermedie. Nel giro successivo la Mercedes #69 esce fuori pista causando l’entrata in scena della prima FCY. Tutti quindi rientrano al box per effettuare la sosta e Bortolotti accusa un problema nel Pit Exit, il quale si protrae fino all’uscita della Prima Variante. Questo problema gli costa ben due giri e la possibilità di poter lottare per la vittoria. Mapelli e Caldarelli riusciranno comunque a terminare la gara, non oltre la 24° posizione.
Dopo il primo pit quindi, la situazione è già cambiata: Marciello comanda le operazioni, seconda posizione per Weerts, poi Engel (sulla Mercedes #4), Gachet (sulla Mercedes #87) e Ineichen. Al restart Engel è molto abile a guadagnare subito la posizione su Weerts.
Sullo scoccare della prima ora di gara, i team decidono di effettuare una nuova sosta per tornare alla strategia del pit ad ogni ora. In questo stint notiamo molte forature, quella più importante sicuramente di Kelvin van der Linde sull’Audi #32. Prima della Ascari la sua posteriore sinistra esplode, tralasciando pezzi di carrozzeria praticamente per metà della pista. Il sudafricano è costretto poi a fermarsi in mezzo alla Parabolica.
Questo scaturisce una nuova entrata della FCY. Al nuovo restart troviamo Stolz (che ha prelevato il volante da Engel) in prima posizione, poi Drouet (sulla Mercedes #87), Juncadella e Cairoli.
Prima della terza ed ultima ora di gara, notiamo altre forature di Stolz, delle due Lamborghini del team Emil Frey Racing (nello stesso giro) e delle due BMW del Walkenhorst Racing (a distanza di un giro dall’altra).
Nella terza ora di gara, Cairoli lascia il volante a Bachler in prima posizione. Il podio però viene messo in discussione con la lotta tra Gounon, che è costretto a difendersi dagli attacchi di Feller ed un arrembante Fuoco (sulla Ferrari #71) in grande spolvero.
Decisamente una gara sfortunata per lo squadrone Audi, il quale non va oltre la oltre la 6° posizione, di Benjamin Goethe, Stuart Hall e James Pull, sulla #30 del WRT. Entra in Top 10 anche la #26 del Sainteloc Racing di Vervisch, Hutchinson e Winkelhock. Pochi chilometri invece per la seconda del Sainteloc Racing: un contatto in mezzo alla Roggia, durante il 1° giro, ha costretto la vettura al ritiro.
Attempto Racing entra nella Top 15 con entrambe le vetture; Drudi, Mies e Scramm transitano in 12° posizione, mentre i compagni Marschall, Aka e Mosca in 15° posizione.
La prossima tappa dell’Endurance Cup è prevista il 29-30 Maggio al Paul Ricard, mentre la prima della Sprint Cup verrà disputata l’8-9 Maggio.
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